Trento, 22 agosto 2008
«Dellai convochi la coalizione»
Boato chiede che venga discusso presto il programma
«Non faremo dimettere Pompermaier se si dovesse candidare»
dal Trentino di venerdì 22 agosto 2008
Dà l’altolà alla candidatura di Roberto Bombarda nel Pd e chiede al sindaco Alberto Pacher di permettere all’assessore all’ambiente Aldo Pompermaier di presentarsi alle provinciali senza doversi dimettere dalla giunta comunale. Marco Boato assicura che non ha alcun’intenzione di presentarsi, né alle provinciali né alle europee del prossimo anno, ma ribadisce che lavorerà alacremente per il successo dei Verdi.
Boato, il Pd vuole sfilarvi il vostro consigliere provinciale Roberto Bombarda. Come rispondete?
Il fatto che vi sia stato questo interesse per Bombarda va solo a suo onore, a dimostrazione che ha lavorato molto bene in questi cinque anni. Ma escludo totalmente che possa candidarsi con il Pd. Bombarda si candiderà con noi, come indipendente, come è accaduto nel 2003.
Ci saranno molti indipendenti nella vostra lista?
E’ una scelta che avevamo fatto già cinque anni fa. Ai primi posti, ci saranno Iva Berasi, Bombarda, poi Lucia Coppola, l’ex segretaria dei Leali Fabrizia Bort e l’ex vicesindaco di Rovereto Donata Loss. Sicuramente il 50 per cento della lista, se non di più, sarà composto da donne. Abbiamo intenzione di dar vita ad un forte rinnovamento.
Ma lei si candiderà?
Io non mi candiderò. Dopo sei legislature in Parlamento, lo troverei di cattivo gusto. Sono comunque molto impegnato per la migliore riuscita di una lista che sia forte e autorevole. Avremo anche il capogruppo di Rovereto Ruggero Pozzer, l’assessore di Arco Roberta Angelini, il presidente del Consiglio comunale di Pergine Giuseppe Facchini, Elena Berti di Mori e, forse, l’assessore all’ambiente di Trento Aldo Pompermaier.
Ma il sindaco Pacher ha già detto che gli assessori che si candideranno devono dimettersi.
E’ un errore far dimettere gli assessori. In uno stato di diritto le regole le stabiliscono il Parlamento e i consigli regionali e, qui da noi, provinciali. E non esiste nessuna regola che imponga ad un assessore di dimettersi se vuole candidarsi alle elezioni. Questa regola esiste per i sindaci dei comuni con più di tremila abitanti e, secondo me, è incostituzionale. Noi non abbiamo nessuna intenzione di far dimettere i nostri assessori in caso di candidatura alle provinciali. Le leggi non sono optional.
Come la mettete con Pacher? Visto che gli altri due assessori che si candidano, Panetta e Rudari, dovranno dimettersi?
Con Pacher ho un ottimo rapporto. Glie ne ho già parlato e gliene parlerò ancora all’inizio della prossima settimana, quando parleremo anche della coalizione. Dellai ancora non ha convocato nessuna riunione e, quando lo farà, sarà sempre troppo tardi.
Qualche settimana fa il Patt cantava vittoria perché sosteneva di avervi esclusi. Poi lo stesso Pacher e lei avete chiesto a Dellai di riunire la coalizione per concordare il programma. Ci sono problemi?
Bisogna tener presente che c’è stato lo scioglimento delle camere, con la scelta suicida di accettare il diktat della Svp, le cui conseguenze le vediamo adesso con l’incontro tra Calderoli e Durnwalder. Comunque adesso dobbiamo ripartire al più presto.
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